martedì 11 febbraio 2020

La morte è la transizione verso un mondo migliore


La morte è la transizione verso un mondo migliore
Quando le persone vedono le cose dal loro punto di vista, sembra che abbiano speranza, ma non hanno lo stesso la speranza necessaria per attraversare la valle della morte. Le persone muoiono senza avere questo tipo di speranza. Il nostro è un modello di vita in cui dobbiamo morire senza avere speranza? Oppure cercheremo una speranza particolare con cui possiamo disprezzare la morte e conquistarla, e vivere ancora nutrendo questa speranza? Questa è una questione molto importante a cui le persone che oggi vivono sulla terra devono pensare. (6-45, 22.3.1959)
Alla fine dove siamo destinati ad andare? Andremo nel mondo spirituale. Che cosa vuol dire? Di solito si intende il mondo dopo la morte, ma questo non è esatto. Perché non dovrebbe essere considerato come il mondo dopo la morte? Perché il mondo spirituale è direttamente collegato all’amore. Poiché quel mondo è collegato all’amore, non è realmente il mondo dopo la morte. Il mondo spirituale comincia sulla base del vero amore. Così, quando siamo dentro il dominio del vero amore, quel luogo è proprio il mondo spirituale. Il mondo spirituale e il mondo fisico - questi due mondi - si uniscono nell’amore. Ecco perché l’amore è così stupendo. (144-199, 24.4.1986)
I vostri primi genitori sono i genitori che vi hanno messo al mondo. Il vostro secondo genitore è il nostro pianeta terra. Il suo suolo vi fornisce tutti gli elementi essenziali per il vostro sviluppo fisico. La terra è il secondo genitore del vostro corpo fisico. Dopo aver vissuto con il vostro secondo genitore, la vostra morte fisica vi permette di entrare nel regno eterno del terzo genitore. Tuttavia, non potete andare dal terzo genitore così come siete. Per ritornare al terzo genitore dovete assomigliare a Dio, che è il Genitore originale. (138-98, 19.1.1986)
Avete mai pensato almeno una volta: «Seguirò questa strada anche quando raggiungerò l’età di settanta anni»? Avete mai pensato: «Continuerò questo modo di vita anche quando avrò ottanta anni e starò per morire»? Anche quando morite, dovete essere in grado di dimostrare che potete fare queste cose nel futuro, dicendo: «Ho illuminato la storia in questo modo e ho fatto queste cose nella mia vita». Non dovete dire questo solo a parole. Non dovrebbero essere solo delle parole. Dopo che una persona del genere muore, la gente dovrebbe aggrapparsi a lei per questa ragione, dicendo tra le lacrime: «Hai vissuto nel modo giusto!» (73-114, 16.8.1974)
Dobbiamo dedicare il corso della nostra vita alla ricerca del Dio d’amore infinito. Anche se dobbiamo attraversare la valle della morte dieci o cento volte, dobbiamo cercare il Suo amore. La strada più bella che possiamo prendere nella nostra vita è quella di cercare costantemente questo amore, persino nella morte. (39-210, 10.1.1971)
C’è una meta che le persone devono realizzare durante la loro vita. Devono vivere focalizzandosi su quell’obiettivo per 10, 20, 30, 70 anni, e per tutta la loro vita. Più grande è la meta, più forte dev’essere il loro impegno interiore. Se non lo fanno, non possono raggiungere quell’obiettivo. Le persone non possono realizzare le loro mete se non mantengono una determinazione interiore ancora più grande per il periodo di tempo necessario. (31-149, 24.5.1971)
Qual è la destinazione finale della mente? In altre parole, qual è la destinazione finale dei nostri desideri? È dove possiamo impadronirci dell’amore di Dio. Anche se possedete Dio, senza conquistare il Suo amore, che è la cosa più preziosa, Dio non può essere vostro. Perciò, dovete impadronirvi dell’amore di Dio. Se vi impossessate del Suo amore, tutto va bene anche se Dio non c’è.
Quando le cose che appartengono a Dio diventano mie e le cose che sono mie diventano di Dio, l’interiore e l’esteriore possono unirsi per la prima volta. Questo tipo di nazione diventerà la patria ideale dove non ci sono classi basse e classi alte.
Quando siete in quello stato, tutti gli esseri che esistono nell’universo sembreranno buoni e sentirete che esistono per voi. Se quello è il regno dell’amore di Dio, che genere di luogo è il mondo spirituale, o il cielo, dove tutte le persone che vivono oggi devono andare? È un luogo pieno d’amore. (39-210, 10.1.1971)
Anche io, il maestro della Chiesa dell’Unificazione, morirò, ma in che tipo di contesto morirò? Abbraccerò il popolo e la nazione della Corea e morirò per il mondo. Se i coreani si uniscono e sacrificano la loro vita per il bene del mondo, questo aprirà la strada che permette di vivere insieme al mondo. Ecco perché io cerco quella strada. (34-192, 6.9.1970)
Il corso modello per la vita eterna è universale. Si applica ai nonni e alle nonne, così come ai discendenti migliaia di anni dopo, e persino a quelli che ora sono nel mondo spirituale. C’è una porta che solo coloro che hanno vissuto con altruismo possono attraversare, e dovete sapere che là ci sono dei guardiani. Per favore capite bene, che qualunque cosa vi chiedo è per aiutarvi ad essere abilitati a superare quella porta. (203-193, 24.6.1990)

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